Le nespole, specialmente quelle del tipo giapponese (Eriobotrya japonica), sono tra i frutti più sottovalutati ma preziosi della primavera. Crescono facilmente in molte zone d’Italia, soprattutto al Sud, e hanno una caratteristica rara: non hanno quasi mai bisogno di trattamenti chimici, né per il terreno né contro i parassiti. Questo le rende una scelta eccellente per chi ama la frutta sana e naturale, sia per il consumo familiare che per una piccola produzione sostenibile.
Rusticità e resistenza
Il nespolo è un albero robusto, poco esigente, che si adatta bene anche ai terreni poveri e alle esposizioni non perfette. È molto resistente alle malattie e sopporta anche brevi periodi di siccità. Non necessita di trattamenti fitosanitari, a differenza di molti altri fruttiferi. Per questo è ideale per chi cerca un frutto che cresca quasi da solo.
Benefici per la salute
Le nespole sono una vera miniera di benessere:
• Ricche di vitamina A, vitamina C e potassio, aiutano la pelle, il sistema immunitario e l’equilibrio dei liquidi.
• Contengono molti antiossidanti, che contrastano l’invecchiamento cellulare.
• Sono utili per chi ha problemi intestinali: grazie alla pectina e ai tannini, hanno un’azione regolatrice e leggermente astringente. Quando ben mature, invece, diventano delicatamente lassative.
• Sono diuretiche e depurative, ottime in primavera per liberarsi dalle tossine accumulate durante l’inverno.
• Hanno un indice glicemico basso e poche calorie, perfette in una dieta equilibrata.
Un frutto che sa di tradizione
Chi ha avuto un nespolo in giardino lo sa: è un frutto che profuma di infanzia e di genuinità. La sua polpa, dolce e leggermente acidula, è dissetante e molto digeribile. I semi, che vanno sempre scartati perché contengono piccole quantità di sostanze tossiche (come l’amigdalina), erano usati una volta anche in piccole preparazioni medicinali o per aromatizzare liquori.
Coltivare nespole è un gesto d’amore per la natura
Avere un nespolo in giardino significa nutrirsi con frutti puri, senza pesticidi, senza residui, con il sapore vero delle stagioni. È anche una scelta ecologica: meno trattamenti, meno inquinamento, più biodiversità.
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